UIT
sound performance
concept and sound composition Daniela Cattivelli
project collaboration Michele Di Stefano
consulting electroacoustic set up Francesco Casciaro/Tempo Reale
with Daniela Cattivelli (lap-top, birdcalls), Michele Di Stefano (bridge), Camillo Prosdocimo and Giorgio Rizzo (birdcalls)
production Xing/Live Arts Week, with the support of Tempo Reale
UIT is a modular sound project, an assemblage of independent blocks developed from a branch of questions and curiosity born around sound objects – the bird calls – and the skill developed by a certain “kind of people” that practice the bird language in different contexts and for different reasons.
This survey has produced a series of distinct objects: Garrulus Glandarius, concert for laptop and birdcalls; blitz, sound raid lasting 5’00 “for two chioccolatori (also called whistlers); a conference on the theme of “sound traps” and Shangai Surprise, a performative action by the choreographer and performer Michele Di Stefano. Each object is self-contained and can be represented independently or give rise to an agglomeration (UIT) in which the events are organized into a single performative act.
UIT is a resonant environment, open to change and apparitions, in which mimetic acoustic techniques and sound transfiguration exercises are practiced. The fabric of this transitory area is mainly generated by birdcalls used to activate musical masking and camouflage. The compositional intention of this acoustic performance is created through a rethinking of the methods and techniques generally used by those who use these sound objects, commonly called birdcalls or whistles.
The instrumental procedure, shared by those who practice the language of birds, consists in pronouncing, through the holes and fissures of these mechanisms, a series of syllabic sequences. UIT UITIT UITRU TITRU TITITRU TUT, for example, is the melodic rhythmic structure used to mimic a thrush.
“By slowing down, speeding up, changing, damaging, falsifying syllabic sequences, I built a new vocabulary of sounds, a fake language, which is the fabric of an artificial soundscape, open and available to incursions that broaden the reticulum. In hunting, bird calls are effectly ‘sound bait,’ aimed at the simulation, as faithful as possible, of the animal’s singing. UIT, distancing itself from the first hypothesis and pursuing the idea of a ’sound trap’, plays with sound falsification and deception. The use of these annotations has no pretensions or descriptive aims with the sound of nature. Identification with it instead shifts toward the effort to rebuild a sound environment that reproduces the acousmatic experience of a walk in the woods, the disorientation due to the perception of sounds to which one is unable to attribute a concrete physical source.”
Camillo Prosdocimo and Giorgio Rizzo are two ‘chioccolatori’ (bird call imitators) from Veneto, virtuoso experts and connoisseurs of bird-song. They perform regularly at country fairs and festivals. They are part of the Italian team of ‘chioccolatori’ and several times have been European champions. At the XIII European Championship, the last competition which took place in Bouc-Bel-Air in France, they took first prize in all categories in the competition, winning the gold for the song of the Song Thrush, the Redwing, the Lark and the Blackbird.
Michele di Stefano realizes, for each new representation of UIT, a performative action ad hoc. Starting from the location or drawing from thematic areas or guidelines of festivals and exhibitions that are hosting the event, Michele builds new trajectories that intersect the work, placing it in other places and opening it to new views. So the raid appearing in the video demo, whose shooting date(s) back to the performance realized for Live Arts Week, plays with the idea of mimesis (this time performative rather than acoustic) together with the name giving a title to the festival of performing arts in Bologna: Gianny Pang, name of a new subject, unlikely but real.
LESSICO UIT
Lingua clic
Facendo schioccare la lingua contro il palato, o i denti, alcune popolazioni sudafricane, come gli Xhosa, producono suoni particolarissimi, simili a tanti “clic”, quasi impossibili da riprodurre per un non nativo. Quando noi pronunciamo una consonante occlusiva come “k” o “t” infatti emettiamo aria dai polmoni. Mentre chi sa parlare il click language le pronuncia inspirando aria e creando una piccola cavità tra la parte anteriore e posteriore della lingua. Per tentare di classificare tutte le consonanti clic, gli studiosi della Cornell University hanno creato un sofisticato apparecchio a ultrasuoni da far indossare ai parlanti di questo gruppo linguistico.
Artificio
Nel 1650 lo scienziato e matematico tedesco Athanasius Kircher, nel trattato Musurgia universalis sive ars magna consoni et dissoni, riferisce di un organo automatico che riproduce il verso di animali e perfino il canto degli uccelli. // Nella prima metà del IX secolo Leo il Filosofo disegna e costruisce due strumenti musicali automatici con alberi artificiali e uccelli cinguettanti per l’imperatore bizantino Theofilo. // Nel 1730 appare in Francia un organo meccanico costituito da un rullo di legno con infissi dei perni (simile a un carillon) che governava il funzionamento di una serie di canne poste al di sopra. Quest’organo veniva usato per insegnare dei motivi agli uccelli domestici. // La famiglia Brugier, e più tardi la famiglia Rochat in Svizzera acquistano notorietà per la produzione di uccelli canterini in miniatura con un meccanismo contenuto in una scatola per tabacco.
Direzionale
L’estensione delle frequenze utilizzate per la comunicazione umana va da 80 Hz a 5000 Hz circa, mentre quella degli uccelli raggiunge livelli molto più acuti, arrivando a momenti estremi di 20.000 Hz. Il fatto che i richiami degli uccelli siano costituiti tutti da frequenze acute è dovuto al loro carattere direzionale e alle minori possibilità di mascheramento. Il pigolio acuto degli uccelli appena nati è più facilmente individuabile dall’apparato uditivo biauricolare della madre e si delinea nettamente sullo sfondo di frequenze medio-basse dell’ambiente sonoro circostante.
Zoomusicologia
Studio dell’uso estetico della comunicazione sonora presso gli animali. Di questa disciplina esiste un corso all’Università di Helsinki.
Mimetismo uditivo
Le falene sono in grado di assorbire, grazie ai morbidi peli che hanno sul corpo, le onde sonore prodotte dai pipistrelli insettivori con eco-localizzazione, per evitare di essere riconosciute. Inoltre sono addirittura in grado di rimandare indietro suoni attribuibili ad altri oggetti (attività di “jamming”).
MESSIAEN Olivier Eugène Prosper Charles uditivo
Compositore, organista e ornitologo francese. Tra i suoi numerosi allievi si distinsero particolarmente Pierre Boulez, Yvonne Loriod, Karlheinz Stockhausen, Iannis Xenakis e George Benjamin. “L’uccello, essendo molto più piccolo di noi, con un cuore che batte più rapidamente e delle reazioni nervose assai più rapide, canta a tempi estremamente veloci che sono assolutamente impossibili per i nostri strumenti; dunque sono obbligato a trascriverlo ad un tempo più lento. Per di più, questa rapidità è associata ad una estrema acutezza, essendo un uccello in grado di cantare in registri così alti da essere inaccessibili ai nostri strumenti; perciò trascrivo il canto una, due o anche tre ottave sotto. E non è tutto: per la medesima ragione sono obbligato a sopprimerne quegli intervalli troppo piccoli che i nostri strumenti non potrebbero suonare. Allora rimpiazzo questi intervalli dell’ordine di uno o due commi con dei semitoni, ma rispettando la scala dei valori tra i diversi intervalli, ovvero, se qualche comma corrisponde ad un semitono, allora ad un vero semitono corrisponderà un tono intero o un intervallo di terza; tutto è ingrandito, ma i rapporti restano inalterati, ciò nonostante quello che restituisco è esatto.” (Dialogo con Claude Samuel)
Umwelt/Ambiente
Gli umwelten di diversi organismi differiscono tra loro, come risultato dell’individualità e unicità della storia di ogni singolo organismo. Quando due umwelten interagiscono si crea quella che viene definita una semiosfera. Jakob Uexküll ha teorizzato che gli organismi hanno diversi umwelten, anche se condividono lo stesso ambiente.
Melodie a picco
Si possono individuare una decina di significati dei vari tipi di canto d’uccello. E’ possibile capire, per un orecchio esercitato, lo stato emotivo dell’animale che emette un richiamo. Generalmente gli andamenti ascendenti indicano situazioni di tranquillità mentre quelli discendenti si riferiscono a paura o disagio (si possono ricordare a questo proposito le cosiddette “melodie a picco”, descritte da Curt Sachs in Le sorgenti della musica, espressioni vocali di tipo primitivo e di carattere immediatamente emotivo, caratterizzate da un andamento discendente e dalla totale assenza di parole).
Birdingpod
iLike my iPod! In the crisp air of an April morning, the faint call of a bird wafted down to me from high up in the fir trees. A Black-throated Gray Warbler? Hard to tell. I whipped out my iPod, scrolled down to “Black-throated Gray Warbler”, and hit the play button. As the first broadcast phrase faded, a tiny bird flitted down from the treetops and landed in a bush not ten feet away. I lifted my binoculars to the beautiful warbler, which sang a few notes and then retreated into the forest. I was impressed. That warbler is usually hard to track down, but with the iPod it was easy. One alternative already on the market for birders is called the BirdPod. This is simply an iPod that has been preloaded with the Stokes bird recordings in various playlists for ease of use.
Sonogramma
Mimetismo acustico
Sono molte le specie che si avvalgono della capacità di imitare perfettamente i suoni emessi da altre specie al fine di trarne un vantaggio. Emblematico è il caso del muso di porcello, serpente assolutamente innocuo che per spaventare i predatori riesce a produrre, attraverso le sue squame, un suono molto simile a quello emesso dal temibile serpenti a sonagli.
UIT UITIT U
Molto spesso una delle strategie utilizzate per imitare il verso di un uccello è quella di inquadrarlo all’interno di strutture ritmiche e melodiche familiari. Sequenze sillabiche sono utilizzate comunemente dai cacciatori come punto di riferimento per l’interpretazione del verso e per memorizzare la corretta posizione della lingua sul palato o il giusto andamento melodico. In molte registrazioni effettuate si percepisce chiaramente come oltre a soffiare o ad aspirare aria dal richiamo, il cacciatore pronunci anche una serie di sillabe.
Variazioni per il fischiatore
Le continue variazioni nell’emissione dei suoni da parte dell’uccello non sono limitate all’altezza assoluta dei suoni, ma anche a tutti gli aspetti concernenti il ritmo e il timbro. L’animale non produce un verso sempre uguale a se stesso, anche la sua imitazione deve tenere in considerazione una buona parte di variazioni. Le variazioni apportate ai ritmi e alle melodie base sono a volte improvvisate, altre volte fissate in formule precise. Starà alla bravura e alla sensibilità del cacciatore individuare, nel canto di ogni specie di uccello, quali variazioni siano dovute a momenti particolari della vita dell’animale (i suoni emessi mentre mangia, prima di scendere a terra, per chiamare gli altri, quando è in amore), e quali invece a situazioni contingenti o magari semplicemente al caso. Il fischiatore deve comunque essere sempre attento a tutto ciò che avviene intorno a lui, non solo dal punto di vista acustico. Per lo stesso uccello per esempio si deve variare l’emissione sonora in base all’ora del giorno, al periodo dell’anno, alla distanza a cui si trova, alla presenza di eventuali altri uccelli (anche di altra specie) nelle vicinanze.
Tecniche di mimetismo per i tiratori
Riflesso. Le superfici dei binocoli e della bussola, persino degli occhiali, possono riflettere la luce. C’è poco da fare quando si tratta di occhiali, ma quando usate il binocolo o la bussola, assicuratevi di essere ben nascosti. Mettete il binocolo sotto la vostra giacca, e guardate che la mappa non sia tutta aperta e sventolante – una custodia grigia con dentro la mappa piegata in modo da mostrare solo la zona interessata è tutto ciò di cui avete bisogno. Può brillare anche la pelle. // Superficie. Uno sbaglio frequente è quello di pitturarsi il viso dimenticando il collo, le orecchie e il dorso delle mani. La crema da camuffamento deve essere rinnovata, dal momento che vi muovete e sudate. Un sistema semplice è quello di fare delle strisce diagonali lungo il viso, rompendo così le linee verticali e orizzontali degli occhi, del naso e della bocca. Rompete poi il contorno e la forma degli occhi, del naso e della bocca con segni obliqui. Fatene di più se uscite di notte. Riempite il resto della superficie del viso con color terra e verde, sputate nelle mani e strofinate la faccia per impiastricciare il tutto.